I disturbi depressivi nei bambini
I bambini non hanno ancora sviluppato una capacità introspettiva o di verbalizzazione sufficiente ad esprimere la propria problematica. Può capitare ad esempio che qualche bambino si definisca genericamente “triste”, o “giù”, o dica che gli “viene da piangere”, senza riuscire però a spiegare come si senta esattamente. In molti casi un bambino potrebbe non essere in grado di arrivare nemmeno a nominare questi sentimenti, ma solo ad esprimerli inconsapevolmente su un piano somatico o comportamentale. Questi bambini presentano spesso umore trise o grande irritabilità (sopratutto i più piccoli).
Principali disturbi depressivi
– Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente: l’insorgenza avviene prima dei 10 anni, non può essere diagnosticato prima dei 6 anni nè dopo i 18 anni. Si manifesta con scoppi di collera verbale o comportamentale non coerenti con la fase di sviluppo del bambino con frequenza di 3 o più volte alla settimana per almeno 12 mesi. L’umore è irritabile e arrabbiato quasi tutti i giorni, tutto il giorno e presente in più contesti e situazioni.
– Depressione: ha durata di almeno 2 settimane. Si manifesta con umore depresso o rabbia, perdita di interesse-piacere, perdita-aumento di peso o appetito, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, faticabilità eccessiva, scarsa concentrazione, sentimenti di copla e autosvalutazione fino ad arrivare a pensieri ricorrenti di morte e ideazione suicidaria.
– Distimia: si manifesta come una depressione meno intensa ma più duratura (almeno 1 anno). È presente umore irritabile o collerico associato a scarso appetito, insonnia o ipersonnia, scarsa energia, bassa autostima, scarsa concentrazione e sentimenti di disperazione. È rara in età infantile e può accompagnarsi ad altre manifestazioni psicopatologiche come ansia, malinconia o entrambe